Vivian Maier

Talentuosa fotografa ma non di professione, anche se rimasta nascosta, il talento fu comunque scoperto.
«Sono una sorta di spia»

Rinata come Van Gogh
Puramente un Hobby

Vivian Maier viveva la sua vita normalmente, priva di interesse verso la popolarità e la fama fotografica, per lei la fotografia era pura passione e passatempo.
Creava scatti con un ottima composizione come per gioco, una pura passione cresciuta col tempo, la sua fotocamera la aiutava molto in questo.

Rolleiflex 3.5
La sua fidata fotocamera era una Rolleiflex 3.5, e per le sue continue fotografie giornaliere era fatta su misura per lei, la grande particolarità di questa macchina è la lente situata in alto, permettendo cosi a Vivian di tenere la fotocamera ad altezza del torso (spesso tenendola appesa con una tracolla per tenerla pronta in posizione) così da richiedere solo l’abbassamento dello sguardo per vedere cosa si sta fotografando.



A Vivian Maier interessava la vita, non prendeva di mira degli obbiettivi precisi per i suoi scatti, lei andava avanti con le sue giornate e fotografava ciò che la inspirava o ciò che lei vedeva.
Fotografava momenti nelle città, eventi rari o anche estremamente comuni, tanto da essere ignorati da altri, come l’incontro di una bambola in un cestino.
Fotografava la vita dei cittadini di ogni tipo, che fossero bambini che giocavano o con i genitori, che fossero operai in pausa o a lavoro o che fossero donne in auto o in strada, tutto per lei aveva uno scopo e un valore visivo.
Vivian fu scoperta e resa popolare grazie a Jhon Maloof, un ragazzo che in cerca di alcuni negativi si ritrova ad acquistare molte fotografie di Vivian Maier, iniziando cosi la sua grande ricerca su di lei.
Se questa popolarità sia un miracolo è incerto, dato il poco interesse che Vivian aveva per la fama, ma un talento come il suo è sprecato se non apprezzato.

















